mercoledì 2 ottobre 2019

Sulle note di J.S.Bach


Bach secondo L'Archicembalo 


Gramophone, 2019


…their sound would be that it’s as energetic, exuberant and rhythmic


Gothic Network


Gothic Network , 29 July 2019

Brilliant Classics. The Archicembalo ensemble for Vivaldi's Concerts and Symphonies for strings

Review by Piero Barbareschi
...un Vivaldi luminoso, scattante ma anche poetico...

Brilliant Classics. L'ensemble Archicembalo per i Concerti e Sinfonie per archi di Vivaldi

In un cofanetto Brilliant Classics tutti i Concerti e le Sinfonie per archi e continuo di Antonio Vivaldi nell'esecuzione dell'ensemble “Archicembalo”: un'immersione piacevolissima nel mondo di un autore particolarmente amato non solo dagli appassionati del barocco.

Su queste pagine, se non andiamo errati nel 2016, avevano già preso in considerazione un cd vivaldiano per l'etichetta Tactus nel quale l'ensemble “Archicembalo” proponeva una serie di concerti e sinfonie vivaldiane per archi e continuo e già in quell'occasione avevamo apprezzato la lettura, asciutta e scattante.

In questo corposo cofanetto Brilliant Classics, 4 CD, che comprende anche i concerti inseriti nel precedente CD singolo, viene completata la registrazione di tutti i concerti e sinfonie, 51 composizioni in tutto, offrendo così l'opportunità di avere una visione complessiva della modalità di realizzazione ed ispirazione dell'autore per queste forme specifiche.

Se le Sinfonie per la struttura sono riconducibili a quelle introduttive dei melodrammi vivaldiani in particolare e barocchi in generale ( durata pochi minuti e tripartizione con alternanza veloce-lento-veloce) appaiono più interessanti e personali i Concerti nei quali, contrariaramente a quanto ci si possa aspettare dal tipico concerto barocco per solista, archi e continuo (senza esplorare la produzione di altri autori rimanendo al catalogo vivaldiano pensiamo per esempio alla “Stravaganza”, all'“Estro armonico”, “La Cetra” e alle stesse Quattro Stagioni), in questo caso la scrittura non privilegia il dialogo fra solista e tutti ma propone un linguaggio inconfondibilmente vivaldiano ma, per così dire, gerarchicamente più equilibrato.

Nella scelta dello schema dialogico fra gli strumenti non è rara la presenza di fugati, per esempio, fra gli altri, nell'Allegro finale del Concerto RV124 in re o nel secondo movimento del “Madrigalesco” od anche nell'allegro finale del RV120 in do minore. Non sono assenti alcune eccezioni, ovviamente. Per esempio nel Concerto RV155 in sol minore, già atipicamente suddiviso in quattro movimenti (come nel RV129 “Madrigalesco”) nel poetico largo il violino solo dialoga con il continuo come avviene nei tradizionali concerti per violino.

A parte queste piccole deviazioni da un percorso negli altri casi definito e ricorrente ed affrontando la valutazione sulla qualità della musica ed ovviamente dell'interpretazione il giudizio anche in questa occasione non può che essere positivo. Non sappiamo se consigliare un ascolto frazionato od immergersi in un'overdose vivaldiana ( che in verità non è dannosa rispetto a quanto potrebbe accadere con altri autori...). L'Archicembalo conferma un'impostazione nella lettura, nel fraseggio e nella realizzazione del continuo che a noi piace molto, offrendo un Vivaldi luminoso, scattante ma anche poetico quando occorre e spesso sorprendente nell'apparente prevedibilità. Lettura che senza dubbio invoglia a proseguire l'ascolto delle tracce via via che si dipanano. Considerando che stiamo parlando di quattro CD, sicuramente non è cosa da poco.

Sintetizzando un cofanetto senza dubbio da consigliare nel quale ognuno potrà trovare un brano che lo colpirà particolarmente diventando un piacevolissimo tarlo musicale. Quando è ben eseguito Vivaldi fa quest'effetto...

Pubblicato in: 
GN32 Anno XI 29 luglio 2019